Francesco Mele - anno scolastico 2003-2004
Francesco Mele - 22-06-2004
SCIOPERO CONTRO LA POLITICA SCOLASTICA DEL GOVERNO

Uno dei temi al centro del dibattito del movimento in questa fine di anno scolastico è quello dello sciopero contro la legge Moratti e l’idea di scuola che c’è dietro. Questo tema, in verità, è ...
Francesco Mele - 17-05-2004
Se da quel palco avessi avuto la parola, come per un po’ è sembrato potesse essere, avrei detto poche cose, concordate con le compagne e i compagni che erano in pullman con me.
Visto che poi non se n'è fatto niente vi consegno quanto abbiamo ...
Francesco Mele - 14-05-2004
Mozione delle Assemblee sindacali unitarie di Carpi


Alle OO.SS
CGILSCUOLA SEDE NAZIONALE
Via Leopoldo Serra n. 31-00153-ROMA
CISLSCUOLA SEDE NAZIONALE
Via Bargoni n.8 -00153-ROMA
UILSCUOLA SEDE NAZIONALE
Via Marino Laziale n.44 ...
Cristina Contri e Francesco Mele - 06-05-2004
È un periodo duro questo, ma appassionante.
È un momento in cui si dorme poco la notte e si è stanchi tutto il giorno, rincoglioniti dal riposo offerto alla lotta, eppure, come nei momenti importanti, si ha voglia di esserci.
È in corso un attacco alla scuola pubblica senza precedenti. E finalmente la contrarietà verso l’idea di scuola espressa da questa riforma ha imboccato la strada della protesta.
Ora non sarà facile fermarci, zittire questo fermento, questa preoccupazione, questa rabbia che si va trasformando in passione.
Non si tratta solo di dire di no, la nostra protesta non è una resistenza passiva, ma, al contrario un movimento attivo che produce azioni, mobilita idee e pensieri, fino a contaminare il professionale. Un esempio di questa contaminazione generativa è quello che sta succedendo a proposito della non adozione dei libri di testo.
Le case editrici ci impongono libri di testo costruiti secondo le indicazioni nazionali allegate al decreto 59? Bene, noi non li adottiamo. Ancora più grave è il fatto che le case editrici abbiano redatto i libri seguendo le “raccomandazioni”, quelle appendici alle indicazioni nazionali che poi sono sparite dopo la sperimentazione burla; ricordate?
Allora noi quei libri non li vogliamo, noi facciamo senza!
Questa protesta è importante perché non solo rivendica il rispetto di quelle procedure che garantiscono la democrazia e la pluralità, ma con essa noi ci ribelliamo al fatto che siano le case editrici, e quindi l’imprenditoria, il mercato, a dettare i programmi scolastici, a imporci i contenuti disciplinari, a dirci come fare scuola.
Noi pensiamo che possiamo farcela. Possiamo farlo in molti. Abbiamo cominciato timidamente, dicendo, con un tono sommesso:
- una soluzione ci sarebbe, ma costa fatica.
Si diceva, un po’ sottovoce:
- ci sarebbe l’adozione alternativa, si potrebbe costruire il libro di testo.
Lo si diceva come una provocazione, come una sfida, un grido lanciato nel vuoto senza troppa voglia di crederci. Perché costruire il libro da soli a scuola è dura. Un sacco di lavoro.
Da soli sì, ma in tanti?
E come spesso accade, vale la pena frequentare le utopie.


>>> continua...
Francesco Mele - 04-05-2004

Certo che le strade delle organizzazioni sono proprio tortuose e irte di intoppi e trabocchetti, costruiti ad arte a volte e inflitti dal destino maligno altre. Ma questa volta il destino ha il volto amaro dell’adagio “chi è causa del suo mal ...”.

I fatti.

Orfani di uno sciopero nazionale politico (contro la riforma) che non viene perché, ci dicono, ci sono difficoltà unitarie a far convergere tutta la triade sulle parole d’ordine del movimento (ritiro del decreto e abrogazione della legge), a livello regionale (Emilia Romagna) si creano invece le condizioni per uno sciopero di comparto sugli organici che inevitabilmente va a sfociare nel politico. Paradossalmente questa ipotesi vede una CISL battagliera e una CGIL preoccupata di non interferire più di tanto con lo sciopero del 21, non solo, ma alla fine ci stanno anche GILDA e, udite, udite, SNALS.
Fenomenale, tutti in coro contro la Moratti, pazzesco, ma allora è possibile!
Può essere un messaggio forte ai nazionali, che bello, una vera grande notizia, ma ... un momento, presi dalla foia non ci eravamo accorti che manca qualcuno.
Ma i COBAS dove sono?
Come mai non ci sono in questa kermesse?
Che abbiano problemi di principio?
A domanda qualcuno risponde che loro non ci possono essere perché il tavolo è quello ufficiale dei sindacati rappresentativi a livello nazionale e i COBAS non lo sono. La risposta lascia molto perplessi perché in tempi come questi, quando c’è da combattere e difendere un’idea, non si dovrebbe andare tanto per il sottile e l’obiettivo comune dovrebbe far superare ogni divisione e colmare ogni distanza (che a dire il vero con i COBAS non è poi così grande, specie se messa a confronto con quella di altri compagni di viaggio). Ma le organizzazioni, tutte, non ragionano così, ogni i ha il suo puntino, ogni spillo ha la sua punta, e poi i rancori di setta possono più di qualunque obiettivo comune.
L’assenza dei COBAS desta qualche preoccupazione ma non più di tanto, se proprio le ragioni di setta prevarranno, da una parte e/o dall’altra, si farà uno sciopero senza di loro, a meno che all’ultimo minuto non decidano comunque di aderire.
Ma il diavolo ci mette la coda, come al solito, e si scopre che su richiesta dei coordinamenti i COBAS nazionali avevano indetto, in perfetta sordina, uno sciopero nazionale della scuola per il 15 maggio, visto che nessuno degli altri sindacati invitati a farlo avevano mostrato intenzione di aderire a tale richiesta (il 21 maggio incombe!).
Non fatico a credere che a Roma non si sospettasse neanche di uno sciopero regionale in Emilia Romagna, ma gli eventi della storia non sempre sono nelle mani degli uomini, a differenza delle azioni che si mettono o non si mettono in atto di fronte agli eventi inaspettati.
Ovvio che uno sciopero nazionale della scuola proclamato il 19 aprile (vedasi sito della commissione garanzia sciopero è in conflitto con uno regionale dello stesso comparto proclamato il 23 aprile.
Il risultato immediato è che GILDA e SNALS, compagni di lotta fidati (?), si defilano al primo sentore del problema, e lo fanno in modo roboante revocando lo sciopero del 10, come se fosse solo loro la decisione di revoca. CGIL, CISL e UIL invece tengono duro e aspettano un pronunciamento della Commissione di Garanzia e fanno comunque circolare il volantino di proclamazione dello sciopero.
Ve lo allego sotto, e mi piacerebbe guardarvi tutti mentre lo leggete, quanto dareste per uno sciopero nazionale proclamato con queste parole d’ordine, con questi toni e con uno schieramento così ampio?


>>> continua...

Francesco Mele - 30-04-2004
Questa discussa figura ha innescato un dibattito che è passato attraverso successive elaborazioni, riflessioni e correzioni di tiro da parte dei diversi protagonisti del movimento e delle organizzazioni sindacali. Ritengo utile proporre all'attenzione di tutti la posizione della CGIL Scuola nazionale su questo tema, per coglierne i punti di forza e di debolezza. Anche questo è un modo per dare strumenti di riflessione ai collegi che in questo mese stanno operando scelte fondamentali per la difesa della buona scuola che questa sciagurata riforma vuole cancellare.

LA POSIZIONE DELLA CGIL SCUOLA SUL TUTOR

La Cgil Scuola ha espresso da tempo e con determinazione la propria netta contrarietà all’istituzione del tutor.
Con le note che seguono intendiamo fare chiarezza su tutti i vari aspetti che possono coinvolgere gli organi collegiali e gli insegnanti in questa fase.
Ciò è tanto più necessario perché in diverse scuole sta circolando un ritornello: il tutor ormai è legge e, quindi, è obbligatorio, si deve obbedire perché l’obiezione di coscienza non è ammessa.
Di conseguenza i collegi dei docenti sarebbero obbligati a individuare i criteri necessari al dirigente scolastico per assegnare l’incarico a svolgere la funzione tutoriale.

Stanno veramente così le cose ?

No, l’autonomia scolastica affida alle scuole la competenza a decidere in materia di organizzazione della didattica.
L’autonomia scolastica è una prerogativa forte perché è stata recepita nella nostra Costituzione.
Pertanto, le istituzioni scolastiche autonome possono, attraverso una delibera del Collegio dei Docenti:

- non assegnare l’incarico a svolgere la funzione tutoriale ad una parte degli insegnanti;
- stabilire di considerare tutti gli insegnanti responsabili dello svolgimento della funzione tutoriale, affidando ai Consigli di classe/team docente, nella loro collegialità, la progettazione e l’attuazione delle attività di: assistenza tutoriale a ciascun alunno, rapporto con le famiglie, orientamento per le scelte delle attività opzionali, coordinamento delle attività didattiche ed educative, cura della documentazione del percorso formativo.


>>> continua...
Francesco Mele - 19-04-2004
Ero a Parma il 3 aprile perchè mi sembrava giusto esserci, mi sarebbe piaciuto essere anche a Bologna l’8 aprile e a Roma il 15 aprile, ma non riesco ad essere dappertutto e come me molti altri.
Coordinamento nazionale in difesa del tempo pieno e ...
Francesco Mele - 17-03-2004
Il decreto 59/2004 contiene disposizioni che si applicano alle classi dei tre segmenti scolastici secondo il seguente schema:

Scuola d’infanzia: a tutte le sezioni a partire dall’A.S. 2004-2005

Scuola primaria: alle prime e alle seconde ...
Francesco Mele - 16-03-2004


NON E' VERO CHE LA RIFORMA INTRODUCE L'INGLESE:
IN REALTA' LO DIMINUISCE E PEGGIORA
LO STUDIO DELLE LINGUE STRANIERE!


vedi qui il manifesto nelle dimensioni originali

Francesco Mele - 25-02-2004
MOZIONE APPROVATA DAL COLLEGIO DEI DOCENTI CONGIUNTO (SCUOLA ELEMENTARE E DELL’INFANZIA) DEL IV CIRCOLO DI CARPI CON DUE SOLI ASTENUTI

Il Collegio dei Docenti congiunto del IV Circolo Didattico di Carpi,

ESAMINATO

il decreto legislativo ...
Francesco Mele - 02-02-2004
Sarò brevissimo.

Monica Battini in risposta ad un mio intervento ha avanzato una proposta che da allora mi frulla nella testa e allora ve la rifaccio e la estendo ai sindacati che potrebbero darle il respiro nazionale che la cosa richiede.
Il ...
Francesco Mele - 24-01-2004

Approvato il decreto, la riforma fa il primo passo e per noi si pone il problema del che fare.
Ovvio che continueremo a lottare contro questa riforma, rispolverando anche lo strumento dell’occupazione delle scuole insieme ai genitori, come sta ...
Francesco Mele - 03-12-2003

Eccomi di ritorno da Roma a raccontarvi come è andata.
Partiamo poco prima dell’alba da Carpi e siamo una piccola pattuglia di carpigiani, tutti docenti di ScuolaFutura. A Modena, nel buio del piazzale della Stazione delle corriere incontriamo ...
Francesco Mele - 18-11-2003
Vi giro un articolo di Bruno Giorgini che condivido.

Dal quotidiano Il Domani
di Bologna

C'e' da essere furibondi. Furibondi e impotenti. Per la strage dei soldati italiani (e i civili iracheni, ma quelli ormai non si contano piu'). Ascolto ...
Francesco Mele - 14-10-2003
Nei prossimi giorni le famiglie italiane riceveranno la lettera firmata dal Presidente del Consiglio Berlusconi in cui il premier spiegherà le ragioni, i particolari e tutto ciò che riguarda la finanziaria appena varata e la riforma delle pensioni. ...
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